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04.06.2010

I testi scolastici e per la formazione al tempo dei social network: ripensiamoli con professori e alunni

Pensa un po' cosa succede se a Pisa il preside chiede agli insegnanti di riscrivere i libri di studio

Pensa alla rivoluzione come qualcosa che e' nelle nostre menti.

Pensa a qualcosa di facile e di volontario. Qualcosa a costo zero ed educativo.

 

FINO AD OGGI

Fino ad oggi i libri scolastici sono stati scritti da autori specifici e venduti dalle case editrici.

I professori potevano sceglierli e gli alunni comprarli.

Poi il professore puo' insegnare quello che c'e' scritto nei libri, e gli alunni imparare da essi.

Cultura passiva.

 

CULTURA ATTIVA 

E' possibile pensare di chiedere a chi studia di scrivere un libro ?

Qualsiasi insegnante dira' di no. A ragione.

Ricordo ancora quando fui invitato alla Bocconi per parlare agli studenti di internet e come usarlo per imparare. Dissi che senza il libro di testo e il professore era impossibile studiare per l'esame, e che il web poteva essere usato per avere nozioni sbagliate, distorte o corrette e aggiornate, e ancora non avevano gli strumenti per capire cosa fosse giusto o sbagliato, ma che potevano provare il web per confrontare, solo se stavano attenti.

Il cattedratico levo' strali e diffido' gli studenti dal leggere su internet il diritto, perche' lui voleva i libri scelti e basta. "Devono sapere quello che gli dico io."

"Senza farsi domande ?" aggiunsi io.

Pensiamo ora che un insegnante possa scrivere il proprio testo, distribuirlo gratis agli alunni e guadagnare un importo una tantum per ogni alunno che usa i propri appunti mentre insegna. 

Pensiamo anche di dare la possibilita' agli studendi di commentare il testo del professore, o di fare altre domande. O di integrarlo, il tutto previa moderazione del maestro.

Insomma: tutti sanno copiare da wikipedia, ma lo studente sapra' approfondire il testo ? Nel momento che lo approfondisce, impara anche le basi, ed in modo attivo e personale.

Contributi dell'insegnante e dell'alunno andranno tutti, gratis, insieme, e saranno disponibili per altri professori che li vogliano adottare, e per altre classi.

I testi sarebbero scritti e moderati nella scrittura condivisa.

Il tutto sotto l'egida dei Creative Commons NC da sottoscrivere all'iscrizione in classe, magari con apposite precisazioni per il mondo della scuola.

Le eventuali immagini potrebbe essere concordate con l'insegnante di disegno.

Tutte le versioni tenute e datate.

L'analisi del materiale didattico in fieri puo' essere oggetto di analisi statistiche nel rispetto dell'anonimato per individuare i temi e le soluzioni piu' utili.

 

POSSIBILE O UTOPIA ?

Non credo sia impossibile. Credo ci siano delle resistenze, e il meccanismo della remunerazione e' basato sulla donazione una tantum, non sui diritti d'autore.

Il web dimostra che e' questa la strada giusta. Certamente questa e' una soluzione migliorabile, ma iniziando si puo' sperimentarla e migliorarla.

Su Civile.it e IusOnDemand faremo vera formazione innovativa.

Facile predicare e non realizzare.

A me piace predicare :) e realizzare. Chi e' interessato sa dove trovarmi ... abbiamo gia' le tecnologie necessarie.

 


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