Gesu' a Angela da Foligno
Il grande inganno del Web 2.0
Dati 2009, XIII-169 p., brossura
Editore Laterza (collana Saggi tascabili Laterza)
Per ironia della sorte Fabio Metitieri e' morto pochi momenti prima che il libro arrivasse nelle librerie.
Esce quindi postumo, e dirlo di un cinquantenne, e' strano.
Peggio ancora quando, dopo aver visto i mille blog, siti, curricula, commenti al vetriolo, etc etc on line, qualcuno ha scritto che verrà sepolto.
No: una persona che ha vissuto la telematica dal tempo dei modem a 300 baud, come me, non puo' essere sepolta. Viene convertita in bit per l'eternità.
Fu moderatore negli anni '90 delle liste Windows.Ita e Os2_*.Ita in Fidonet. Non si puo' spiegare a chi non c'era.
Di lui voglio dire solo una cosa: conosceva la telematica, non la rete. Io, con lui, non ho mai polemizzato.
Sintesi da Editori Laterza:
In un’Internet di massa, trovare ciò di cui si ha bisogno è sempre più difficile, ma ancor più difficile è valutarne l’attendibilità. È il prodotto dell’ideologia del Web 2.0 – quello di blog e social network – che preconizza la scomparsa degli intermediari dell’informazione, dai giornalisti alle testate di prestigio, dai bibliotecari agli editori, presto sostituiti dalla swarm intelligence, l’intelligenza delle folle: chiunque può e deve essere autore ed editore di se stesso. Il ‘mondo Web 2.0’, dove nessuno è tenuto a identificarsi e chiunque può diffondere notizie senza assumersene la responsabilità, realizza davvero un sogno egualitario, o piuttosto un regno del caos e della deriva informativa? Introduzione La crisi dell’autorevolezza, fra l’ornitorinco e i lemming - Imparare dagli errori per costruire un’intelligenza collettiva - Istruzioni per la lettura e ringraziamenti 1. I nativi digitali come scoiattoli incapaci Quando tutto è Google - I docenti contro i blog e contro il plagio - Internet: strumento neutro o cattiva maestra? - Il copyright e le bufale: perché Internet non è onnisciente 2. Il Web 2.0 e gli user generated content Il Web 2.0: una brillante operazione di marketing - Il negazionismo, i «flame» e i «barcamp» - Il valore dei contenuti generati dagli utenti 3. La conversazione perduta dei blog La conversazione dai mercati ai blog, alle biblioteche - Il successo dei blog e il fallimento dei bloggher - Il desiderio di link e la piramide dei blog - Un appunto sui veri Vib e su Beppe Grillo - La conversazione nei media e la reputazione del villaggio - Chi vuole distruggere l’idea comunitaria della Rete? 4. I dolori della stampa tradizionale e i new media La crisi della stampa e il fascino indiscreto del «rag» - Ridurre i costi sfruttando gli Ugc - Bloggher-giornalisti, new media e citizen journalism 5. Il caos che collabora: i wiki e le folksonomie Wikipedia e la resa delle enciclopedie - L’anonimato, Knol e le folle di idioti - Le folksonomie: i volatili tra gli zoologi e i cuochi 6. Le biblioteche, la filosofia open e i blog Le soluzioni 2.0 nelle biblioteche - Gli «open archive»: i blog degli accademici – Validazione e valutazione negli open archive e nei blog 7. I difetti dei motori e i pregi delle persone Google, gli altri motori e il semantic web - Le persone come fonti di informazione – I social network e l’eccesso di socialità 8. Old media e new media allo sbaraglio Il racconto degli old media: Internet, Second Life e gli stupri - Gli old media, i blog e il fallimento di Second Life Conclusioni: come valutare e come pubblicare L’information literacy, questa sconosciuta - Valutare e pubblicare con giudizio (e con qualche metodo) - Attrezzarsi per il Medioevo 2.0 Riferimenti bibliografici
Indice
Introduzione - 1. I nativi digitali come scoiattoli incapaci - 2. Il Web 2.0 e gli user generated content - 3. La conversazione perduta dei blog - 4. I dolori della stampa tradizionale e i new media - 5. Il caos che collabora: i wiki e le folksonomie - 6. Le biblioteche, la filosofia open e i blog - 7. I difetti dei motori e i pregi delle persone - 8. Old media e new media allo sbaraglio - Conclusioni: come valutare e come pubblicare - Riferimenti bibliografici
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