Segui le novità: su Telegram
01.11.2003

L'Eccessiva durata dei Processi e l'Equa Riparazione

Simone prezzo: 29045 data: 2003 -
Il diritto alla ragionevole durata del processo dovrebbe essere considerato come un diritto "naturale", facente parte dei diritti inviolabili dell'individuo ricompresi nell'art. 2 Cost. Eppure, soltanto con la modifica dell'art. 111 Cost. (L. 2/1999), la ragionevole durata del processo è divenuto un diritto di ogni cittadino utente che si rivolga al servizio giustizia amministrato dallo Stato. Questa norma riconosce il diritto alla ragionevole durata del processo, ma non alla sua celere soluzione in quanto deve essere adeguatamente bilanciato con gli altri diritti e garanzie previste dallo stesso articolo e insiti nel sistema processuale italiano: almeno dovrebbe provocare, anche attraverso l'intervento della Corte Costituzionale, l'eliminazione o la riduzione di tutti i tempi processuali eccessivamente lunghi. Così il legislatore, a seguito delle pressioni del Consiglio d'Europa, ha riconosciuto attraverso la L. 24 marzo 2001, n. 89 il diritto ad un'equa riparazione nel caso in cui il cittadino che abbia intrapreso un processo ritenga che sia durato troppo. Con questo strumento, però, non si è agito sul momento "genetico" del male (introducendo una sostanziale modifica al sistema processuale italiano tanto da limitare la durata dei processi), ma sul momento "patologico", riconoscendo il diritto ad una giusta durata del processo e prevedendo una possibilità di ristoro. Ma, come detto, non è la soluzione al problema: di tanto si è accorto il Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa che sovrintende e garantisce il rispetto della Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali, che ha riconosciuto che non sono state prese misure strutturali dirette ad eliminare il problema, nonostante i passi avanti fatti. Lo Stato italiano non è stato, pertanto, assolto ma continua ad essere un "osservato speciale" da parte del Consiglio d'Europa affinché venga garantita l'effettività di questo diritto. L'Autore del presente volume - dopo aver curato un breve ma completo excursus storico delle motivazioni socio-giuridiche del problema - esamina approfonditamente la normativa in argomento (competenza, proposizione del ricorso, esecuzione ecc.), con particolare attenzione anche al confronto con la situazione negli altri Paesi dell'Unione Europea. Il Formulario relativo agli atti introduttivi ed una nutrita selezione di massime della giurisprudenza di legittimità e di merito (alcune riportate integralmente), completano il volume, assicurando il taglio pratico e nello stesso tempo approfondito tanto apprezzato da tutti gli operatori giuridici. Introduzione: Il diritto alla ragionevole durata del processo: dalla Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali alla novella della L. 89/2001 - Il procedimento - Il diritto sostanziale - Il risarcimento del danno. Formulario 1) Ricorso per equa riparazione: denuncia dell'eccessiva durata relativa ad un procedimento civile 2) Ricorso per equa riparazione: denuncia dell'eccessiva durata relativa ad un procedimento amministrativo 3) Ricorso per equa riparazione: denuncia dell'eccessiva durata relativa ad un procedimento penale 4) Atto di pignoramento presso terzi Appendice normativa L. 24 marzo 2001, n. 89. - Previsione di equa riparazione in caso di violazione del termine ragionevole del processo e modifica dell'articolo 375 del codice di procedura civile. L. 2 dicembre 1998, n. 420. - Disposizioni per i procedimenti riguardanti i magistrati. Rassegna giurisprudenziale.

Segui le novità: su Telegram oppure segui il Podcast

Approfondimenti:

Condividi su Facebook







Dal 2004 accompagniamo i clienti nelle tecnologie e nel diritto


menu
Memo