Ma in fondo, cosa sanno gli altri di me ? :-)
Da un anno utilizzo il web in modo molto piu' sociale.
Prima realizzavo contenuti, li vendevo, li regalavo, e avevo le mie entrate come pubblicità o vendita diretta.
Molto tradizionale come business.
Mi sono stufato: e mi sono messo in discussione. "Sul web ci saranno altri come me !", mi sono detto.
E cosi' ho iniziato a frequentare Robin Good, che conoscevo solo in inglese. Mai avrei pensato fosse un Italiano in Italia.
Seguendolo ho provato ad usare gli strumenti del web 2.0 in modo attivo.
Twitter, skype, youtube, e vari altri che snobbavo.
Non era presunzione: era il mio retaggio culturale. Conoscendo dall'interno di uno studio legale, anni prima, il mondo delle imprese, la riservatezza, la non condivisione, la prudenza ad oltranza erano nel mio dna.
Non che non abbia tenuto la prudenza ... anzi :-) E' una grande alleata. Prudenza e pazienza.
Pero' diciamo che ho cominciato a frequentare il bar sotto casa, il web usato quotidianamente da chi lavora, con metodi di lavoro che non sono italiani, ma di chi lavora nel web, ovunque esso sia.
Si tratta di lavoro a distanza: quindi con skype mi tengo in contatto per le cose urgenti, e con l'email due volte al giorno, risparmiandomi tanti mal di testa impensabili. Con twitter parlo del mio lavoro.
Parlando con un imprenditore, oggi, ho scoperto che io sapevo tutto di lui, e lui pochissimo di me.
Ma gli altri, sanno come lavoro ?Io lo seguo da anni, e solo da qualche mese gli ho mandato qualche comunicazione usando i vari canali possibili.
Lui mi spiegava come lavora, e a me sembrava di rileggere tutti i suoi messaggi: cose già note.
Ma lui, sa come lavoro io ?
No, perche' non lo scrivo online.
Mea culpa.
Da oggi cambiero' qualcosa nella comunicazione del mio lavoro.
E' bastata una telefonata. Con Skype, ovviamente.
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