Macedonia, oggi: le leggi non prevedono corridoi umanitari
Dobbiamo sforzarci di capire.
La fotografia cattura la fine di un sogno, quello di un'Europa attenta ai diritti umani.
Molte persone che conosco mi criticano ferocemente perche' ritengo inumano respingere queste persone. E non accettano la mia presa di posizione.
CapireBisogna capire prima di parlare.
Da una parte ci sono citta' come Milano dove ogni casa e' rasa al suolo e non c'e' piu' nulla. In Siria. Quindi le persone scappano per sopravvivere. Non c'e' piu' nulla. Non c'e' piu' casa loro.
Dall'altra c'e' l'Europa che da' miliardi alla Turchia per prenderseli, che condanna la Grecia perche' li aiuta, tace della Macedonia che si comporta alla frontiera come nella foto.
Poi ci siamo noi. Gente comune che dice cosa posso fare.
Io sono donatore di Medici senza frontiere. Gli unici che curano in modo organizzato queste persone.
Per il resto vedremo.
Ma l'Europa non e' roba nostra, non e' una casa i cui muri si possono alzare. L'Europa e' un sogno e i sogni possono cambiare la storia.
Non ci rendiamo conto di nulla, visto che siamo tutti impegnati dai giornali ad occuparci di adozione per gli omosessuali.
E' il momento in cui non si puo' dire: "non mi interessa".
La comunita' di Sant'Egidio ha aperto un corridio umanitario su Roma. E' il primo esempio di percorso di immigrazione legale e l'ha dovuto inventare un sacerdote, non chi ha il dovere di farlo.
Al link medici senza frontiere, i cui ospedali vengono bombardati e nemmeno l'Onu protesta.
Nella foto la home page di Civile.it di oggi.
Spataro
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