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25.05.2010

Pianificare un sito e la presenza on line nel 2010: nuovi consigli per i professionisti

Bisogna dirlo apertamente: il meccanismo di guadagni pubblicitari ha viziato molti approfondimenti. Nella foto: una idea chiara e diretta: come i nostri siti ? (photo courtesy of Spataro)

Possiamo parlare ancora oggi di hosting, hosting, colocation, e cose simile senza pensare alla realta' delle scelte quotidiane di chi vive su internet ?

Fino ad oggi si e' parlato di hosting semplicemente perche' con quella parola chiave e' arrivata moltissima pubblicita'.

Abbiamo scelto gli argomenti sulla base della pubblicita'.

Li abbiamo trattati sulla base dei possibili guadagni.

Ma sono consigli che non servono piu'.

Sono informazioni vecchie. Dalle quali diffidare.

 

IL CASO DEL SOLE 24 ORE

Il Sole si e' rifatto il look. Gara, ha vinto una societa', ha realizzato un sito che coniuga eleganza con praticita' d'uso anglosassone.

Ma non emoziona. L'emozione del colore della carta riciclata si e' persa. Era un tratto distintivo.

Ebbene, il caso del Sole e' emblematico per indicare quanto sia difficile rifare un sito, o farne uno nuovo.

Una domanda che stiamo affrontando con vari professionisti piccoli della rete.

Piccoli, ma piu' attenti allo spirito che a logiche commerciali.

 

COSA STANNO FACENDO I PROFESSIONISTI

Molti usano la posta di Google, nonostante il consiglio di molti tecnici che invitano ad usare la posta sui propri server.

Molti usano gli strumenti di condivisione di Google, di Facebook, di Twitter, ed altri, per mettere in piazza i propri contenuti, salvo perderli in caso di stop del servizio.

Molti usano il proprio sito riducendolo all'osso, con link alle sezioni con le foto, con i tweet, con i video, con il blog esterno.

Molti riducono i contenuti, pur avendone molti e molti di piu'.

Le offerte commerciali e i consigli degli esperti di ieri ancora parlano di velocita', di quantita', di durata.

Ma sono cambiati i canoni, non solo i criteri.

 

CANONI NUOVI PER PRESENZE NUOVE

Da tempo uso Skype e il telefono e' diventato uno strumento vecchio.

Da tempo uso la messaggeria istantanea per comunicare tramite il sito, direttamente e in tempo reale con i lettori.

Da tempo uso twitter per far sapere a cosa lavoro.

Da tempo comunico per lavoro in asincrono usando i messaggi privati di twitter.

Da sempre ricevo i bonifici via fax.

Da tempo le persone vogliono sapere cosa faccio, e vogliono sapere quando lo faccio, senza perdere tempo.

Ogni tanto qualcuno chiede cose che non ho mai fatto e che non faccio, ed qualcuno che non comprende il valore di quello che sta chiedendo. Si lamentano di una cartella esattoriale, pretendono il nome dell'assicurazione migliore. Non vanno oltre Google.

E questo e' il nodo.

 

PARTIRE DA GOOGLE O DAI PRIVATI

Google ha cambiato completamente i propri criteri. Oggi un contenuto di valore puo' scomparire davanti alla pagina piu' recente e meno professionale.

Google oggi ridirezione il traffico secondo nuovi criteri, e si salva solo chi ha un contatto diretto con i propri lettori.

Si deve disintermediare, e creare un pubblico diretto di lettori. I social network l'hanno fatto efficacemente, confondendo posta elettronica con lettura delle novita'.

Ma se il traffico e' un fattore importante, e' ancora piu' importante il contatto personale con i lettori. Contatto personale ma commerciale, per chi pianifica per lavoro la presenza in rete.

Non significa vendere a tutti i costi o vendersi ad ogni costo. Significa farsi conoscere e rispondere alle domande.

Senza imporre la propria visione, ma discutendola sinceramente.

 

I NUOVI STRUMENTI

Gli autori di oggi scrivono ogni tanto, e aggiornano molto spesso delle proprie letture, soluzioni, attivita' lavorative.

E' un nuovo modo di lavorare. Non solo ti dico che ho fatto questo e te lo propongo in vendita, ma anche semplicemente dialogo con te.

Finche' non avrai bisogno del mio lavoro.

Si sta passando quindi da una logica di contenuti ad una logica di fidelizzazione del flusso.

Ti segnalo brevemente, max 10 parole, quello che leggo e che faccio, ma spesso, per farti vedere quanto lavoro.

Ma il contenuto diventa secondario, e sempre piu' richiesto on demand.

In poche parole, la qualita' nei contenuti sta diventando consulenza ad personam, riducendo lo spazio della documentazione statica ad una documentazione personale, emozionale, costantemente aggiornata dal flusso.

 

IL FLUSSO

Il sito e' e resta il punto di partenza per ognuno di noi. Ma e' cambiato.

O lo si usa per una propria personale banca dati, e diventa qualcosa di straordinariamente unico, o lo si usa per segnalare il proprio flusso su twitter o facebook.

Le istituzioni lo usano come repository di documenti, pdf, moduli, accessi riservati, comunicazioni sicure.

Ma stentano a gestire luoghi di aggregazione pubblici.

I siti dei privati invece mettono in mostra molti piu' modi per entrare in contatto con il lettore.

Ubuntu e' uno dei pochi in grado di mettere in un unico pannello tutte le possibili comunicazioni che si possono ricevere dalla rete: anche per questo e' dirompente dalle logiche attuali.

 

QUINDI, DA DOVE PARTIRE ?

Tutti oggi si chiedono se partire da wordpress o da blogger, o da drupal o joomla; e se lo chiedono dopo una presenza attiva su facebook e twitter.

Bisogna rendersi conto che il cliente non puo' essere gestito solo con gli strumenti altrui, ma con strumenti propri, per contattarlo come e quando serve, nella massima liberta'.

Gli strumenti propri sono inoltre anche strumenti condivisi: email, sms, tweet, toolbar, widget, app. Ma devono essere personalizzati e disponibili per segnalare quelle 5 cose piu' importanti: chi e dove siamo (in una unica pagina), cosa facciamo, come contattarci.

Queste sono tre.

Secondo te quali sono le altre due ?

Aggiorneremo il post fra qualche giorno, per riservarvi la sorpresa.

 

 


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