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27.07.2010

Rimozione dei video dai siti gestiti da IusOnDemand

Fermo tutto per il decreto Romani

Il decreto Romani e', contrariamente dalle dichiarazioni rilasciate, un sistema di autorizzazioni preventive alla pubblicazione di contenuti multimediali.

Con la riscrittura del testo sulla televisione si vorrebbe  equiparare ogni movimento sul web: che questo sia nel testo del legislatore o nel testo di legge, ad oggi, non mi e' ancora chiaro.

I dubbi sono ancora molti: una lettura costituzionale e rispettosa della direttiva europea dalla quale prende corpo vieta ogni forma di autorizzazione e ogni laccio.

Tanto e' piu' palese la violazione ab origine, tanto piu' difficile e' oggi capire cosa si debba fare.

Dal mio punto di vista IusOnDemand srl non ha contenuti che possano essere definitivi televisivi ne' radiofonici, per forma, contenuto, qualita', quantita'  e qualsiasi altro aspetto. 

Non posso nemmeno pensare che IusOnDemand faccia  concorrenza alle televisioni: prima di rimuovere la pubblicita' dai video, in 18 mesi abbiamo guadagnato 50 euro. Troppo poco per giustificare la presenza della pubblicita'. Ma anche in termini di numero di visioni, non c'e' possibilita'.

In questo contesto non possiamo che chiudere gli spazi che avevamo aperto: negli ultimi tempi ho letto persino interpretazioni diverse sulla data di entrata in vigore del regolamento agcom, figurarsi sui contenuti.

Il principio cardine della direttiva europea e' la concorrenza nel settore televisivo.

Come altri hanno detto, vorrebbe farci diventare tutti tv per legge, anche se non lo siamo.

Puoi definire un idraulico elettricista perche' l'acqua scorre come l'energia elettrica, ma l'acqua non diventa elettricita' per legge.

Quindi sospendiamo i servizi che da anni ci hanno portato all'avanguardia, operazione gia' completata su molte sezioni, ma che proseguira' ancora per la complessita' dell'opera.

Lascio volentieri ad altri fare il capro espiatorio, so cosa significa e quanto sia inutile una azione individuale.

IusOnDemand srl si e' preparata in questi mesi mettendo le basi per:

 

  • corsi di formazione
  • applicazioni per il mondo mobile
  • banche dati per aziende che lavorano su internet
Tra le iniziative gia' avviate ricordiamo:
 
  • Gloxa, il social network che crea gruppi di utenti e di contenuti da Twitter.
  • Forum, per la discussioni di questioni generali
  • RicercaGiuridica.com, documentazione giurisprudenziale e codici.

 

 
C'e' poco da aggiungere. Il decreto Romani e il diritto di rettifica creano costi la' dove internet li aveva rimossi, impedendo la libera impresa in Italia.
 
Rimandiamo le nostre conclusioni. Meglio riflettere.

 


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