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20.08.2010

Sviluppare applicazioni per iPhone e iPad in Italia: Da Wired una bella provocazione

Parte la corsa, e i problemi sono sempre gli stessi, in Italia
Innovatori o abili venditori ? Questo e' quello che i blogger italiani questa estate si sono chiesti, aprendo le gare di una nuova lotta intestina tra Guelfi e Ghibellini. Stufi di troppa politica che non si meritano la maggior parte degli italiani, ma se la meritano una minoranza che fa girare gli appalti, in rete cominciano a scoppiare i contrasti. E' un problema per tutte le grandi aziende legate da scelte politiche di rispetto e protezione, piu' che di innovazione. Possono i grandi editori italiani oggi stare a guardare o sono costretti ad innovare ? IL PROBLEMA Su Wired.it Kiro - alias del curatore dell'ottimo melamorsicata.it, che seguo anche su twitter.com/melamorsicata , scrive una recensione sulla applicazione per ipad sviluppata da Tombolini per il Sole. La recensione e' negativa. Al di la' dei motivi, ben discussi in rete sul sito di wired e sul blog di tombolini (fa ridere pensare ad un diritto di rettifica piu' efficiente di quanto la rete gia' non faccia oggi) i motivi sono sempre gli stessi. Chi ha capacita' di comunicare meglio una qualita' inferiore, vince. Qualita' inferiore e' una nozione da spiegare. Kiro, come me, guarda a quello che sta succendo negli Usa, in materia di iphone e ipad e android. E sa bene dove va il mercato. Un altro conto e' invece quello piu' pratico di chi dice che senza avere nuovi costi per nuove soluzioni e' possibile portare il proprio lavoro su ipad e iphone. In breve costa solo l'applicazione ma non i contenuti, che non vanno rifatti, ma ritutilizzati cosi' come sono. LA DISCUSSIONE Per capire quanto l'epoca dei blog, cosi' come e' stata, sia finita, si deve notare l'intervento di Vittorio Pasteris che spiega quello che noi che sappiamo anche noi che usiamo il web come si usa nel mondo, e non come si vende ai venditori in Italia. In breve Pasteris cerca di identificare la natura del nuovo mezzo e il nuovo modo per usarlo. Tutto nasce nel 2.0 con commenti retwittati dagli utenti, talvolta segnalati su facebook, e poi approfonditi sui blog. Fa ridere chi ancora parla di Seo in modo vecchio. App mobili e 2.0 sono l'alternativa a Google, e Google lo sa (e naturalmente lo sanno anche facebook e twitter). Oggi per portare qualita' e trovare contenuti basta scegliere le persone interessanti, seguirle con i social network da un device mobile (meglio grande), e partecipare. PDF O DI PIU' ? Per portare un pdf su smartphone un editore puo' spendere 15.000 euro efficacemente con una ottima soluzione. Che verra' usata poco. E' un sistema che funziona, apparentemente, perche' fa risparmiare gli editori che non sviluppano nuovi contenuti e permette di essere sullo store di Apple, vera Cornucopia del futuro. Si puo' fare di piu' ? Certamente. Apparentemente la visione di Kiro, che e' quella che seguo anche io, e' di vendere sostanza agli utenti e non strumenti alle aziende solo nell'ottica aziendale. E' una battaglia che da sempre si combatte in Italia. Chi studia i nuovi mezzi, ma e' un peggiore venditore, pensa al risultato finale per il consumatore finale. Chi sa vendere alle aziende usa invece il piu' facile linguaggio delle aziende: risparmia sui costi, spendi poco per vendere di piu'. Wired ha speso pesantemente in innovazione. E non e' il meglio. E' giunto il momento di aprire il portafoglio per investire in modelli di business che portino soldi, non promesse, pagando il tempo di chi lavora, e condividendo i risultati. Un consulente si paga se vale e comunque. Porta idee. Se si condivide la visione bisogna anche condividere i guadagni. Motiva il consulente e l'aziende ha una garanzia "naturale" di potersi aspettare guadagni, non solo presenza in un nuovo mercato. Ci vediamo sullo store della Apple. Link:

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