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23.08.2012

Ventitre' giorni con i social media

Interessante comportamento

Da tempo uso i social network in modo diverso: piu' completo e meno frequente.

Non seguo piu' molti avvocati (nonostante la loro disapprovazione) e sono passato a leggere persone a me complementari dal sud America, Spagna, Francia ed Inghilterra.

Il tutto meno spesso, ma con l'ottica di usare twitter al posto dei quotidiani (che non leggo da anni, se non avvenire.it perche' ho bisogno di una prospettiva positiva).

Il titolo di questo post deriva da quello, ben piu' interessante, del nichilista, che consiglio di leggere, sulla sua astinenza dal web.

Io questo anno ho usato i social network, e mi appresto a staccare i prossimi dieci giorni.

Ho letto le email per dare l'assistenza a quei clienti che me l'hanno chiesta, ma ho sostanzialmente pensato alla mia prospettiva.

Ho comprato subito un block notes rigorosamente a quadretti ed una "biro" costosissima :-) praticamente un pennarello uniboll della mitsubishi che mio zio pittore aveva scoperto e usava per la straordinaria scorrevolezza. Insomma: ho speso meno di 5 euro.

E nel blocco ho scritto per 23 giorni di fila. Cancellando e ripetendomi di fare le cose piu' importanti.

Fare. Fare. Fare.

Poi ho letto moltissimo testi di tutt'altra materia e rigorosamente con il Kindle in spiaggia (diari spirituali ed encicliche).

Poi leggevo i tweet, il giornale del vicino ... di ombrellone, e non capivo. Tutti si lamentano, ma perche' ?

Google questo mese non mi ha reso nulla: pero' compenso con le vendite dirette e le consulenze. Il mazzo che mi sono fatto sta funzionando. Seguiranno scelte drastiche alle quali mi sono preparato.

Insomma: mi sento come "il nichilista" al link indicato.

Ma la mia dieta estiva ha portato le stesse esperienze del nichilista, solo che per me i social network sono uno strumento di comunicazione o di aggiornamento, da usare, ma non soffrire. Se perdo gli status me ne frego (in fondo su Gloxa le cose importanti le trovo sempre).

Un po' mi ero gia' abituato, grazie al kindle e al block notes che mi hanno aiutato a mettere al centro me stesso e progettare molto di piu' di quanto leggo.

Insomma: slow net.

Ma non capisco perche' le persone si ostinano a lamentarsi, piangere, e criticare.

I ladri stanno rubando quel poco che resta, ma io continuo a guardare dopo, quando tutto sara' spazzato.

Perche' anche questo e' certo e facilmente prevedibile. E non indolore. Speriamo che tutti cambino, ma se avete visto Mediterraneo, il film di Salvatores, ...

Noi pero' possiamo fare. Non solo qui. In tutto il mondo. Sotto con le lingue e i viaggi: ora si deve partire.

Block notes, uniboll e kindle alla mano.

ps: mai venduto tanto come quest'anno, grazie a tutti !


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