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27.06.2019

4 vittime del fermo dei processi

E' successo.


Ora basta.


Aggiornamento: (titolo iniziale: 4 vittime del fermo dei processi per colpa di avvocati e giudici e ministero, perche' oggettivamente puo' essere capito male )

Ho letto dichiarazioni di chi dice che una delle parti non ha alcuna colpa.


I giudici, una volta, dicevano in aula agli avvocati di non sposare la tesi del cliente, mai.


Allora si rifletta bene su quello che ho scritto e che rispiego: nessuno si e' reso conto del pericolo, indipendentemente dall'attribuzione di colpa a qualcuno.

E' la sottovalutazione che crea mostri, sia pure incolpevolemente, non c'e' dubbio.

Ma non capirlo e' la goccia che fa traboccare un vaso da altri riempito.


Il diritto e' gestione di conflitto di interessi. Di entrambi. Se la gestione del conflitto manca, succede di tutto.


Se qualcuno crede che possa mancare la gestione del conflitto perche' i tribunali restano chiusi, per lentezze procedurali, per mancanza di ascolto, allora continueranno a succedere cose simili.


Non e' la prima. sia l'ultima. Alcune regole non hanno funzionato. Tutto si puo' migliorare. Umanamente, si devono migliorare almeno nei casi in cui dimostrano di non funzionare.


Bisogna cercare di capire per risolvere. Siamo essere umani, valiamo e meritiamo di piu'. Fanpage ricostruisce i fatti qui.


Perche' alcuni giudici, avvocati, operatori del diritto sanno gestire bene le problematiche ? Impariamo da quelli che fanno funzionare tutta la macchina della giustizia, non solo l'aver depositato correttamente un atto in cancelleria.


In fondo gia' qualche decina di anni fa si parlava di questi temi ne "la fabbrica dei divorzi", dell'avv. Fiorin, un testo mai abbastanza compreso.

Un padre uccide nella notte i propri figli, manda un sms alla moglie divorzianda "non li vedrai mai piu'", e si uccide.

Il vicino vede rantolare per terra la madre gridando "non si svegliano".

E piangono gli uomini della croce rossa.

Ecco cosa succede a bloccare i tribunali, separazioni e divorzi inclusi.

A me non interessa capire quanto abbia fatto la madre al padre e quanto il padre alla madre, perche' queste cose non vengono mai improvvise e mai da sole.

Io do' la colpa a tutti coloro che non hanno capito e non capiscono.

Faccio fatica ad usare questo tono moderato.

Una famiglia e' stata sterminata per mancanze e lentezze della giustizia.

Forse avvocati e giudici hanno dimenticato cosa prova un cittadino che entra nei tribunali e vede la lentezza.

Consiglio di rivedere di Sordi "in attesa di giudizio". Ieri ho fatto le due di notte per rivederlo.

Non e' cambiato quasi nulla da allora, solo c'e' piu' risarcimento e pene alternative.

Ma la durata non si e' risolta.

Ora la durata e' irrilevante.

La giustizia non c'e' piu'.

E le persone si fanno ingiustizia da soli.

Adesso basta.

Il Garante ieri da' la disponibilità per le notifiche sicure. Non basta.

Tutti attorno ad un tavolo permanente e quotidiano e finche' non escono con un decreto legge da firmare entro la mezzanotte e finche' non danno un messaggio chiaro, non tornino a casa nemmeno a dormire.

Il decreto legge:

  1. nessuno e' responsabile per il contagio in tempi di pandemia salvo per dolo o consapevole della contagiosità in atto.
  2. tutta la pubblica amministrazione riparte a pieno ritmo con mascherine, guanti, e tamponi per ciascuno ogni settimana, e risultati al massimo in 7 giorni
  3. tutti sono abilitati a vendere mascherine, guanti, effettuare tamponi a norma in Italia o in Europa, i guadagni detassati totalmente con obbligo di spesa documentata in Italia o in Europa. Ugualmente tutti coloro che si occuperanno del sanitizzazione anche leggera.
  4. per gli spazi mancanti sono utilizzabili gli stessi anche in altri orari predefiniti, dalle 7 alle 23. Gli spazi che necessitano solo delle ultime autorizzazioni vengono autorizzati salvo emergano criticità
  5. le istituzioni smettono di occuparsi di finanziamenti per la maggior parte del tempo e cessano lo stato di emergenza fornendo alle istituzioni ordinariamente proposte ad affrontare sistematicamente le problematiche sollevate dal covid-19, togliendo immediatamente ogni potere decisionale e progettuale alla protezione civile.

Forse l'articolo 5 e' polemico, sicuramente tutti sono modificabili.

Ma ora basta. I cittadini se la stanno cavando da soli. Forse solo e' stata tanta preghiera a indebolire la contagiosità qui da noi mentre il resto del mondo no.

I diritti da tutelare non muoiono. Se la Giustizia e' morta, non ci sono diritti. Le garanzia vanno trovate, non vanno usate per bloccare il rinnovamento

Si legga (link affiliato):

La fabbrica dei divorzi. Il diritto contro la famiglia

di Massimiliano Fiorin

San Paolo Edizioni - 2008
ISBN 8821563138 - pagg. 304


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